Allevamento Bovaro del Bernese - Pensione per cani - Azienda Agricola - ASD
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CUCCIOLI DI BOVARO DEL BERNESE
I nostri cuccioli di
Bovaro del Bernese sono frutto di un’accurata selezione di razza, che
presta molta attenzione oltre che all’aspetto estetico, alla longevità e
alla salute.
Di fatti, Il Podere di Binse lavora molto sui pedigree dei
genitori in modo tale da combinare le caratteristiche migliori sia
fenotipiche sia genotipiche di ogni soggetto per facilitare il
passaggio di queste alla progenie.
Oltre ai pedigree, documento essenziale per ogni cane, e alle
radiografie ufficiali di anche e gomiti a cui sono stati sottoposti tutti i
nostri soggetti, basiamo le nostre scelte utilizzando gli Indici Genetici
, ossia il Valore Genetico Stimato di ogni fattrice/stallone, per
la displasia dell’anca e del gomito, patologie che possono
affliggere il Bovaro del Bernese.
Tutti i cani del nostro allevamento sono donatori di sangue presso
l’Università degli Studi di Milano – Veterinaria, che li monitora
costantemente.
I nostri cani, cuccioli compresi, vivono all’aperto in un
ambiente completamente naturale, con il costante contatto con persone ed
altri cani, cosa che li rende molto socievoli in qualsiasi situazione. I
cuccioli, dopo la prima vaccinazione, vengono presentati ai futuri
proprietari che sono invitati ad incontrarli ripetutamente prima della consegna,
in modo tale da rendere meno traumatico il distacco da mamma e fratellini.
Al momento della consegna i nostri cuccioli sono dotati di: 2
vaccinazioni, 4 sverminazioni, esame coprologico (con esito negativo),
certificato di buona salute, copia dei pedigree dei genitori con relativi
esiti ufficiali delle radiografie, copia del modello A e modello B
(registrazione dei cuccioli presso l’anagrafe canina ENCI), microchip,
certificato di iscrizione alla ASL e relativo certificato di Passaggio
di Proprietà (documento di cessione), libretto sanitario e
dieta personalizzata.
Per informazioni / for further information tel 3386172060
Quante volte durante il giorno pensiamo che siamo stufi di stare al computer e che vorremmo fare qualcosa per cambiare la nostra vita? Oggi voglio raccontarvi l’impegno e il coraggio di Rosanna Macchi, che qualche anno fa, insieme alla sua famiglia, ha deciso di dedicarsi alla sua passione, quella per i cani.
Rosanna, quando è
nata e come la passione per i cani?
Mia mamma quand’ero bambina un giorno mi chiese: “Ti piace questo
cucciolo, te la senti di prendertene cura?”, “Ma certo che sì” fu la
risposta, si chiamava Koki, il mio primo cagnolino.
Perché aprire un allevamento di Bovari del Bernese?
Non penso di essere mai riuscita a descrivere quello che un
Bovaro Bernese può significare per coloro che non conoscono
la razza. I bovari sono generosi, forti, sensibili,
attenti, ma anche maldestri, un vero concentrato di allegria,
simpatia e perché no, bellezza. C’è un momento, in cui i suoi occhi
puntano i tuoi e ti strappano un sorriso e la sua zampa nella tua
mano ti ricorda che non sei solo perché “lui” c’è. Oppure quando
cucciolo ti corre incontro e la prima cosa che arriva è il suo
culone perché non riesce ancora a frenare. Provate ad avvicinarvi ad
un Bovaro del Bernese, a guardarlo negli occhi, a sentire il
suo peso adagiarsi sui piedi, a parlargli, rimarrete estasiati.
Avete aperto anche una pensione per ospitare i cani. Da dove è
nata quest’idea?
Dal voler offrire un servizio appropriato a tutti coloro che hanno
un amico a 4 zampe. Qualche anno fa, era io stessa ad avere la
necessità di alloggiare i miei 4 cani in una struttura che mi
garantisse la massima attenzione al loro benessere. Oggi Il
Podere di Binse offre una struttura all’avanguardia, frutto di
un master in allevamento canino, e personale qualificato:
alleviamo cani ormai da più di dieci anni e teniamo molto
all’aspetto emotivo di ogni ospite ma anche al suo proprietario!
Immancabili poi sono un’alimentazione di alta qualità personalizzata
per ogni nostro ospite e un Direttore Sanitario che cura l’aspetto
veterinario.
Qual è la cosa più bella e quella più brutta del tuo lavoro?
La più bella è la gratitudine di ogni cane ospite, che mi corre
incontro tutte le volte che ritorna al Podere o che stenta ad
andarsene dopo aver soggiornato da noi, sdraiandosi sul prato per
ricevere gli ultimi “grattini”... quale migliore pubblicità, sincera
e disinteressata! La più emozionante è stare con i miei cani, è
vederli nascere e crescere e scoprire ogni volta una sfumatura
diversa in ognuno di loro; la più importante la condivisione di
questo lavoro, che è un vero e proprio stile di vita, con i miei
figli e mio marito, tutti proiettati a migliorare sempre e comunque.
La peggiore è sempre lasciare andare un cane oltre il ponte
dell’arcobaleno, ma glielo devi per amore.
Quali sono state le difficoltà di passare dal ruolo di casalinga
a quello di imprenditrice?
Burocrazia, normative e uffici vari a parte, nessuna.
Lanciarsi in un’attività imprenditoriale è un sogno di molti:
quali consigli daresti?
Non ho la presunzione di poter dare consigli, ogni esperienza ha un
percorso sempre diverso, ma sicuramente posso dire che la passione e
la convinzione nel cercare di raggiungere un obiettivo sono la
ricetta vincente, contro tutto e tutti.
Com'è la giornata tipo di chi lavora al Podere di Binse?
Il bello del nostro lavoro è che non abbiamo giornate tipo: ogni
giorno ha sorprese a volte gradite a volte meno, che obbligano a
stravolgere tutto ciò che ci eravamo prefissati di fare, ma questo
vale per tutti gli allevatori che lavorano con gli animali.
“Chi me l'ha fatto fare!”: l’hai mai pensato?
Più o meno come tutte le volte che ho ripensato al giorno del mio
matrimonio, però quel giorno non lo cancellerei per nulla al mondo,
così come non tornerei sui miei passi riguardo la scelta di allevare
e lavorare nella nostra azienda agricola.
Da città a campagna: come hai vissuto questo cambio di vita?
Bene, benissimo... questo sì che lo consiglierei a tutti!
Tra 10 anni come ti vedi?
Al Podere, con la mia famiglia, in compagnia di tutti i
nipotini dei miei cani, ai loro fratellini e fratelloni, mamme e
papà e ai loro proprietari: solo allora potrò essere certa di aver
fatto un buon lavoro di selezione e allevamento e di essere
riuscita, finalmente, anche a trasmettere la straordinaria essenza
del Bovaro del Bernese.